Le luminarie, gli addobbi, lo scambio di doni, gli auguri ai cari vicini e lontani, il taglio del dolci tipici (immancabili il torrone e il panettone), la vigilia, la voglia di riunirsi attorno a tavole imbandite: le festività natalizie sono un tripudio di piccole ritualità e antiche tradizioni che rendono questo periodo tra i più magici dell’anno. Persino che vive con spirito d’indifferenza la fatidica data del 25 dicembre non può fare a meno di soffermarsi sull’eccezionalità di un calendario costellato da giorni “in rosso”: dall’Immacolata Concezione dell’8 dicembre fino all’Epifania del 6 gennaio, le feste di Natale sono l’occasione ideale per staccare la spina dagli impegni lavorativi e godersi del tempo da passare in famiglia o in perfetta solitudine.
A Natale vince la voglia di casa
Sebbene siano in aumento gli italiani che tra Natale e Capodanno hanno scelto di fare le valigie (a partire sono in 18 milioni e 287 mila, quasi 10% in più rispetto all’anno scorso), c’è uno zoccolo duro che preferisce di gran lunga festeggiare tra le mura domestica. Il Natale a casa è un must per quasi il 70% degli italiani che celebrano questa giornata con i parenti più stretti e con gli amici. A fare la parte trainante sono le donne, le vere “maghe” dei fornelli di queste festività che, a ragione, si ritengono soddisfatte ma anche stressate dal carico di lavoro.
Secondo il report Christmas in Italy 2019, oltre allo stare in famiglia, per gli italiani il senso del Natale risiede nella sua intrinseca magia, mentre solo il 13% lo associa a una festività religiosa. In generale la stragrande maggioranza degli italiani si ritiene felice di come vive il Natale, un’occasione che, inevitabilmente, porta ad alzare l’asticella delle spese medie, ripartite principalmente tra regali e buon cibo.
Dal pranzo di Natale al Veglione, un’irresistibile abbuffata
In questo periodo la spesa dei generi alimentari aumenta del 12% rispetto alla media annuale. Dolci tipici, cioccolato, spumanti, champagne, frutta secca e disidratata, liquori, cotechino, zampone, salmone , molluschi e frutti di mare, besciamella e mascarpone sono i prodotti che più subiscono l’impennata. Dai classici tortellini in brodo a Natale fino all’immancabile cotechino con lenticchie serviti durante il cenone del 31 dicembre, la parola d’ordine di questi giorni è abbondanza. Cedere alle tentazioni è d’obbligo ma, dopo il pranzo di Natale, è importante prepararsi al Veglione con un dieta ipocalorica, basata su frutta e verdura di stagione, per riequilibrare gli eccessi a cui andiamo incontro.
Panettone o pandoro? Sfida aperta per la battaglia più dolce dell’anno
Tra un brindisi e l’altro, come ogni anno si ripete l’eterna querelle che vede protagonisti i due simboli indiscussi del Natale: meglio scambiarsi gli auguri con il pandoro o con il panettone? In questo braccio di ferro il panettone è sempre riuscito a spuntare la prima posizione ma il gusto semplice del pandoro ha negli ultimi anni cominciato una promettente rincorsa, incontrando il favore di chi non ama canditi e uvetta ma, bambini in testa. In questa sfida golosa che rimane aperta, Todis rilancia i suoi più sinceri auguri a tutte le persone che ogni giorno scelgono Qualità e Convenienza!