Volete conoscere i piatti principali della cucina giudaico romanesca? Leggete il nostro articolo e lasciatevi incantare dalla tradizione!
Anche se non lo sapete, è altamente probabile che almeno una volta nella vostra vita avete assaggiato uno dei piatti principali della cucina giudaico romanesca. Questa cucina tradizionale la si può trovare nelle tipiche trattorie romane o nei locali dello storico quartiere del Ghetto Ebraico, nel cuore di Roma.
Lo sapevate, infatti, che la comunità ebraica di Roma è la più antica d’Europa? Sono presenti fin dal II secolo a.C. e da allora hanno tramandato anche tante ricette tra primi e secondi piatti che adesso fanno parte della cultura culinaria.
Alcuni dei migliori piatti di questa cucina giudaico romanesca sono fritti, ovviamente con olio d’oliva, e la loro caratteristica principale è che sono in grado di creare una vera e propria esplosione di gusto quando li si assaggia.
Ma quali sono questi famosi piatti? Oggi ve ne raccontiamo cinque! Prendete nota per la prossima volta che farete un salto a Roma.
CUCINA GIUDAICO ROMANESCA: CARCIOFO ALLA GIUDIA
Il protagonista indiscusso della cucina giudaico romanesca è il carciofo alla giudia. La particolarità di questo piatto sta tutta nella cottura. Il carciofo, infatti, viene fritto in olio bollente e a testa in giù non per una ma per due volte, fino alla totale apertura delle foglie. Il risultato è un fiore croccante e dal sapore unico, da mangiare senza scartare niente. Esiste anche il carciofo alla romana, cucinato in maniera differente ma sempre ricco nel gusto. Questo viene cotto in tegame e riempito di aglio, mentuccia e prezzemolo. I carciofi utilizzati sono i cimaroli, i tipici carciofi romani, perché sono teneri e senza spine.
BACCALÀ FRITTO
Una caratteristica della cucina giudaico romanesca è che conserva ancora oggi dei piatti tipici della tradizione spagnola. Perché questo fatto? Perché molti ebrei migrarono a Roma a seguito dell’espulsione da parte di Ferdinando II “Il Cattolico” dalla Spagna. Questa influenza spagnola la ritroviamo nel piatto il baccalà fritto. Si tratta di un trancio di pesce morbido, avvolto da una pastella leggera e croccante che conferisce al tutto un gusto unico ed intenso.
FRATTAGLIE
Secondo la tradizione, sono stati gli Ebrei a introdurre nella cucina romana l’utilizzo delle frattaglie, ovvero il “quinto quarto” dei bovini macellati, la parte che di solito veniva scarta come il cervello, le animelle, la trippa e il fegato. Prima di cucinare le frattaglie, arrostivano tutto sulla graticola così da togliere ogni traccia di sangue. Negli archivi della comunità si possono trovare tante ricette speciali e ricercate che oggi è difficile trovare nei ristoranti. Eppure, in qualche modo, questi antichi sapori sono sopravvissuti nella cucina romana e un esempio sono piatti come la trippa e la pajata.
CUCINA GIUDAICO ROMANESCA: TORTINO DI ALICIOTTI E INDIVIA
Se amate i piatti a base di pesce, il tortino di aliciotti e indivia è perfetto per voi! È un piatto che racchiude sapori decisi, in quanto è composto da due ingredienti semplici, ma che se combinati insieme creano un sapore indimenticabile. È una delle specialità tipiche da dover provare, anche se non è molta conosciuta. È piuttosto facile da preparare, infatti, basta tagliare l’indivia in modo grossolano e farla marinare con olio, aglio, cipolla e pepe per circa 30 minuti. A questo punto, si stende su una placca uno strato di indivia alternato a uno di alici, si aggiunge un filo d’olio e poi si inforna a media temperatura per circa 40 minuti.
CROSTATA DI RICOTTA E VISCIOLE
Infine, non potete perdervi la crostata di ricotta e visciole. Morbida e golosa, la crostata racchiude al suo interno un doppio ripieno composto dalla freschezza della ricotta di pecora e dalla dolcezza delle visciole, simili alle amarene ma con un gusto più aspro. Questo dolce ha origine direttamente dal Ghetto ed è per questo motivo che entra a pieno diritto all’interno della tradizione culinaria giudaico romanesca. È il dolce perfetto per ogni momento della giornata!