La dieta smartfood racconta di cibi straordinari. 30 alimenti comuni e allo stesso tempo speciali, perché in grado di allungare la vita e ridurre i rischi legati ai tumori: possono proteggere il nostro corpo, a volte dialogare con il DNA e con i geni dell’invecchiamento. È una rivoluzione alimentare che parte dal basso e da alimenti semplici che ci aiutano a raggiungere e mantenere il peso forma e al tempo stesso fanno bene alla nostra salute. Per capire quanto la dieta smartfood sia importante, basti pensare che è la prima certificata dall’IEO, l’Istituto Europeo di Oncologia, in quanto essa si basa sul principio della nutrigenomica, ovvero la relazione tra cibo e geni. Essa comprende in totale 30 cibi di facile reperibilità che si suddividono in due gruppi: 20 longevity smartfood e 10 protective smartfood ognuno dei quali possiede delle molecole smart.
I longevity smartfood sono dei cibi dotati di proprietà incredibili, secondo alcuni studi pare che siano addirittura capaci di entrare in contatto con i geni della longevità e aiutarci appunto a vivere più a lungo. In questi alimenti sono presenti molecole che attivano le stesse vie metaboliche messe in moto dalla carenza di cibo, sollecitando così i geni che allungano la vita!
I protective smartfood possiedono sostanze che ci difendono dalle malattie. Sono alimenti che non dialogano direttamente con i geni della longevità, ma interagiscono con il sistema immunitario, con lo stomaco o con la flora batterica intestinale. Al primo gruppo appartengono: Arance rosse (antocianine), Asparagi (quercitina), Cachi (fisetina), Capperi (quercitina), Cavoli cappuccio rossi (antocianine), Ciliegie (antocianine), Cioccolato fondente (quercetina), Cipolle (quercetina), Curcuma (curcumina), Fragole (fisetina), Frutti di bosco (antocianine), Lattuga (quercitina), Melanzane (antocianine), Mele (fisetina), Patate viola (antocianine), Prugne nere (antocianine), Peperoncino e paprika piccante (capsaicina), Radicchio rosso (antocianine), Tè verde e tè nero (epigallocatechingallato), Uva (resveratrolo). Al secondo invece: aglio, cereali integrali e derivati (farine), erbe aromatiche, frutta fresca, frutta a guscio, semi oleosi, legumi, olio EVO, oli di semi spremuti a freddo (girasole, lino), verdure.
Seguendo lo schema alimentare della dieta smartfood si possono prevenire le patologie cardiovascolari, metaboliche, neuro-degenerative e il cancro e al tempo stesso restare in forma. Il pasto ideale è così composto: frutta e verdura occupano il 50% (pranzo e cena), i cereali un quarto, un quarto le proteine e il tutto è condito con olio extravergine di oliva, erbe aromatiche e spezie. Un esempio di piatto smart? Riso integrale con lenticchie, curcuma e broccoli; un piatto che strizza l’occhio alla linea e allo stesso tempo alla nostra longevità. Nella dieta smartfood non mancano gli spuntini per i più golosi: ogni giorno infatti è prevista una piccola porzione di frutta a guscio e di semi oleosi, inoltre sono concessi due quadratini di cioccolato fondente. Arrivati a questo punto vi starete chiedendo: e la carne? La dieta smartfood non la vieta, ma limita il consumo perché predilige le proteine vegetali presenti nei legumi. Ricordiamo ai nostri lettori che questi devono essere consumati insieme ai cereali affinché si trasformino in proteine a tutti gli effetti.
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Dott.ssa Veronica Fatigati
Biologa Nutrizionista
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