Oggi parliamo di una pianta molto antica che apporta notevoli benefici all’organismo! Tra i benefici dei carciofi ricordiamo la sua capacità di depurare l’organismo con la sua azione disintossicante sul fegato e la capacità di contrastare l’invecchiamento, grazie alle numerose proprietà antiossidanti.
Prima di elencare i numerosi benefici dei carciofi, illustriamo le sue caratteristiche nutrizionali: riferendoci sempre alla dose di 100 grammi, troviamo circa 84 grammi di acqua, 2,7 grammi di proteine, 0,1 grammi di lipidi e 2,1 grammi di carboidrati e 1,1 grammi di fibre. Tale pianta contiene anche numerose vitamine e Sali minerali tra cui potassio, magnesio, ferro, rame, calcio, zinco, selenio e numerose vitamine del gruppo B, vitamina C, E ed A. Inoltre, nel carciofo sono presenti numerosi flavonoidi, tra cui la luteina, la zeaxantina che conferiscono a tale alimento proprietà antiossidanti che ci consentono di contrastare i radicali liberi. Ha effetto positivo anche sul sistema cardiocircolatorio, in quanto si tratta di un alimento ipocolesterolemizzante.
Una pianta, mille benefici
Questa tipica pianta del mediterraneo presenta un sapore amarognolo per il suo contenuto di cinarina e, proprio grazie a questa sostanza, la pianta sostiene la funzionalità epatica stimolando la secrezione della bile. Nel carciofo, inoltre, è presente anche l’acido clorogenico che combatte i radicali liberi proteggendo così l’organismo dall’invecchiamento.
Da diversi studi si è visto che il carciofo può essere utilizzato per contrastare il colesterolo cattivo e per abbassare la glicemia grazie al contenuto di una particolare fibra: l’inulina. Per questo tale alimento è importantissimo anche per proteggere il sistema cardiovascolare prevenendo così ictus e infarti.
Come avete potuto vedere il numerose sono le proprietà del carciofo per cui questo alimento dovrebbe essere utilizzato spesso nelle nostre pietanze. Però è importante considerare che l’utilizzo di questo alimento presenta delle controindicazioni per alcuni soggetti. Chi soffre di calcolosi biliare deve stare attento e non utilizzarlo in quantità elevate in quanto tale alimento, proprio per l’azione che svolge sulla bile, può promuovere la formazione di ulteriori calcoli e provocare l’insorgenza di coliche biliari.
Consigli per cucinarli e conservarli
Assicuriamoci sempre di avere di fronte a noi un ortaggio fresco controllando che le punte siano ben chiuse e che le foglie del gambo non siano appassite. Possiamo gustare questo alimento crudo, tagliandolo a fettine sottili e condendo il tutto con olio e limone e aglio preservando così al massimo le sue proprietà.
Ottimo anche arrostirlo alla piastra e condirlo sempre con olio extravergine di oliva e aggiungendo delle spezie e del pepe in modo da renderlo ancora più saporito.
Ad esempio una ricetta veloce da poter provare è associare i carciofi alle mazzancolle. Realizziamo un letto di carciofi arrostiti conditi con mentuccia, prezzemolo e olio extravergine di oliva e adagiamo sopra delle mazzancolle cotte alla piastra.
Altro piatto ottimo da realizzare è una bella zuppa di carciofi e patate. Peliamo le patate e le facciamo a dadini, tritiamo l’aglio e la cipolla e li facciamo appassire in poco olio extravergine di oliva. Aggiungiamo le patate a dadini e i carciofi ben mondati e tagliati in parti piccole e cuociamo in brodo vegetale. A cottura ultimata possiamo gustare la nostra zuppa con crostini di pane.
Grazie alle sue proprietà diuretiche e depurative spesso il carciofo viene utilizzato anche nella preparazione di infusi e tisane. Vi lascio una ricetta molto utilizzata in bioterapia nutrizionale ogni volta che vogliamo migliorare le funzionalità epatiche e biliari, oppure nei soggetti con ipercolesterolemia, facendo assumere tale tisana la mattina a digiuno.
Fate bollire una foglia grande o due o tre piccole, strappate dal fusto della pianta di carciofo, in mezzo litro d’acqua per circa 20 minuti. Lasciate raffreddare e bevete mezzo bicchiere prima dei pasti principali.
Dunque abbiamo visto le numerose proprietà del carciofo! Non facciamo mancare questo alimento sulle nostre tavole gustandolo nei nostri pranzi o cene e degustando le tisane nel corso della giornata.
Dott.ssa Veronica Fatigati
Biologa Nutrizionista
