Buone notizie per la campagna olearia 2019-2020: secondo le stime di Coldiretti, la produzione italiana di olio extravergine d’oliva sarà superiore dell’80% rispetto al 2018, l’annata peggiore dell’ultimo decennio. Si attendono oltre 330 mila tonnellate di olio d’oliva, una cifra che tuttavia rimane ancora al di sotto della media del potenziale produttivo italiano (basti pensare che nel 2011 si è arrivati a 542 mila tonnellate). Numeri a parte, l’Italia rimane fortemente competitiva sul piano qualitativo e lo dimostra la grande percentuale di olio extravergine a denominazione (in particolare si contano 43 Dop e 4 Igp), un primato che nessun altro paese europeo può vantare. Inoltre, sempre a detta di Coldiretti, il suolo nostrano custodisce il più vasto tesoro di biodiversità al mondo: 250 milioni di piante e ben 533 varietà di olive.
Diffidare dalle imitazioni
Il Made in Italy oleario è dunque un patrimonio che va protetto e valorizzato, a cominciare da una maggiore consapevolezza da parte dei consumatori. Non tutti sanno che l’olio è tra i prodotti alimentari più sottoposti a controlli e prove in laboratorio per via di numerose maxi truffe che, oggi come in passato, continuano a spacciare per originali prodotti che nulla hanno a che fare con l’olio extravergine italiano. Uno dei campanelli d’allarme per capire se siamo di fronte a una confezione contraffatta è il prezzo esageratamente basso. Un altro suggerimento è controllare l’etichetta, badando bene che ci sia riportata la dicitura che assicura che il prodotto provenga da olive 100% italiane.
Un elisir di lunga vita
L’olio evo è uno dei capisaldi della dieta mediterranea ed è da sempre considerato un elisir di lunga vita. Non è un caso che il medico greco Ippocrate lo considerava un vero e proprio farmaco e non un semplice condimento. A riprova di questa antica convinzione, di recente l’agenzia americana Food and Drugs ha proposto di riportare esplicitamente sulle confezioni di olio extravergine che un suo consumo moderato apporta dei benefici cardiovascolari.
Vediamo insieme quali sono i molteplici benefici dell’Olio Extravergine d’Oliva:
Tumori
La combinazione di grassi monoinsaturi e di biofenoli riduce il rischio legato alle patologie tumorali che colpiscono l’intestino, il colon, la prostata, il pancreas, l’endometrio e la mammella.
Invecchiamento
Il contenuto di antiossidanti aiuta a prevenire gli effetti dell’invecchiamento oltre alle patologie che ne derivano, come, ad esempio, demenza, Alzheimer, osteoporosi e artrite.
Ipertensione arteriosa
I biofenoli contenuti nell’Olio Extravergine d’Oliva contribuiscono a ridurre la pressione arteriosa.
Diabete
Gli scienziati ci dicono che un’alimentazione ad alto contenuto di olio extravergine di oliva, povera di grassi saturi e moderatamente ricca di carboidrati e frutta, verdura, legumi e cereali, è un ottimo alleato per pazienti diabetici.
Sistema immunitario
Gli acidi grassi presenti nell’Olio Extravergine d’Oliva rafforzano il sistema immunitario contro batteri e virus.
Apparato digerente
L’Olio Extravergine d’Oliva, inibendo la motilità gastrica, favorisce la digestione e l’assorbimento di sostanze nutritive.
Le proprietà dell’olio extravergine di oliva
Assodato che l’olio evo ha degli effetti benefici sulla salute, resta solo da ribadire una volta per tutte cosa si intenda con la parola extravergine: per fregiarsi di tale denominazione, un olio deve essere ottenuto con la sola spremitura meccanica e a freddo delle olive, senza la minima aggiunta di solventi e miscele di altro tipo. Solo l’extravergine è in grado di donarci le sue straordinarie proprietà dovute alla vitamina E, ai polifenoli, all’acido oleico e agli acidi grassi polinsaturi. Le dosi giornaliere che non si consiglia di superare sono i tre-quattro cucchiai. Ben altra cosa sono, invece, gli oli d’oliva e di sansa, che si ottengono attraverso processi di raffinazione.
Gli unici aspetti a cui prestare attenzione sull’olio extravergine d’oliva sono legati all’invecchiamento e all’elevato calore: entrambi questi fattori, per motivi diversi, riducono le naturali proprietà di questo prezioso alimento. L’ideale è gustarlo a crudo, prediligendo confezioni che riportano una data di scadenza quanto più lontana possibile. Se lo si usa in cottura è consigliato non raggiungere il punto di fumo, oltre i 100 gradi, e sfumare la cottura con dell’acqua.
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