La cucina della Città Eterna è rinomata per la sua semplicità, autenticità e l’utilizzo di ingredienti di alta qualità. Oggi noi di Todis vi raccontiamo i secondi piatti tipici romani più importanti e golosi della tradizione!
I PIATTI CHE SEGUONO LA STORIA DI ROMA
Nel corso degli anni, le ricette dei secondi piatti tipici romani hanno subìto tantissime variazioni, come anche i primi tipici romani, ma nelle tante trattorie che si trovano nel cuore di Roma, è possibile ancora assaggiare i veri sapori di queste prelibatezze.
La carne di maiale è l’ingrediente principe sia dei primi, come la pasta alla zozzona, che dei secondi piatti romani. Le ricette, tramandate di generazione in generazione, riflettono la maestria nell’uso di tagli come la pancetta, la guancia e la salsiccia. Questa tradizione affonda le radici nella cultura contadina e nei mercati locali della città. Non solo il maiale però, si rende protagonista. Andiamo a scoprire insieme quali sono i secondi piatti tipici romani.
15 RICETTE PER SECONDI PIATTI TIPICI ROMANI
Ecco a voi 15 gustose ricette per secondi piatti tipici romani, capaci di farvi assaporare il gusto storico della città eterna.
SALTIMBOCCA ALLA ROMANA
I saltimbocca alla romana: una prelibatezza a base di fettine di vitello, prosciutto crudo e foglie di salvia. Un piatto che conquista per il suo equilibrio di sapori e la delicatezza della carne. Questo piatto classico romano ha origini nel Rinascimento ed è spesso associato alla cucina della famiglia nobiliare dei Colonna. Il termine saltimbocca significa letteralmente salta in bocca, sottolineando la delicatezza e la bontà del piatto. Le fettine di vitello vengono battute, poi avvolte con prosciutto crudo e foglie di salvia. Dopo una breve marinatura nel vino bianco, vengono saltate in padella con burro e olio. Potete accompagnare questo gustosissimo piatto con un contorno a base di carciofi.
ABBACCHIO ALLA SCOTTADITO
Le costine di agnello marinate con erbe aromatiche e poi grigliate. Un gusto irresistibile che ricorda le feste e le riunioni familiari. L’abbacchio, agnello di età giovane, è una carne tradizionalmente consumata durante le festività romane, in particolare durante la Pasqua. Il termine “scottadito” si riferisce alle dita arrossate dal toccare la carne appena grigliata. Le costine di abbacchio vengono marinare in aglio, rosmarino e olio d’oliva, quindi grigliate fino a ottenere una crosta dorata. Il profumo delle erbe aromatiche rende questo piatto unico.
CODA ALLA VACCINARA
Un piatto che racconta la storia dei macellai romani, cucinando la coda di bue con pomodoro, pepe nero e peperoncino. Un’esplosione di sapori che delizia il palato. Questo piatto ha radici nelle antiche osterie di Roma, dove i macellai cucinavano le parti meno nobili degli animali. Il termine vaccinara si riferisce ai macellai (“vaccinari”) che lo preparavano. La coda di bue viene stufata con pomodoro, pepe nero, cipolla e aromi vari fino a diventare tenera. Un tocco di cioccolato fondente viene aggiunto alla fine per una nota di dolcezza. Con questo condimento è possibile preparare anche dei buonissimi rigatoni con la coda alla vaccinara.
PORCHETTA
Un’icona romana, la porchetta è un maiale intero farcito con aglio, rosmarino e altre erbe aromatiche. La cottura lenta la rende croccante fuori e succosa dentro. La porchetta è un’icona della cucina romana, specialmente nei mercati e nelle sagre locali. La sua preparazione risale all’epoca etrusca e romana. Un maiale intero viene disossato, farcito con aglio, rosmarino e aromi, poi arrostito lentamente. La pelle diventa croccante, mentre la carne resta succosa e ricca di sapori. Da servire come secondo piatto dopo i rigatoni con la pajata.
POLLO CON I PEPERONI
Il pollo con i peperoni è una vera delizia, un piatto semplice, ma ricco di gusto. Questo piatto riflette la cucina semplice, ma gustosa della tradizione romana, con influenze mediterranee. Viene cotto con pomodori e peperoni, creando una salsa ricca e saporita. La cottura lenta permette ai sapori di amalgamarsi perfettamente.
CORATELLA ALLA ROMANA
Un piatto dal sapore deciso, preparato con cuore, polmone e fegato d’agnello, cotti con aglio, vino bianco e pepe nero. La coratella è un piatto tradizionale romano nato dalla cucina povera. Questo piatto è un esempio di come la cultura contadina abbia valorizzato tagli meno nobili della carne. Difatti, esso include cuore, polmone e fegato d’agnello. Questi ingredienti vengono tagliati a pezzi, quindi cucinati lentamente con aglio, vino bianco, pepe nero e aromi. La cottura lenta rende la coratella tenera e saporita.
TRIPPA ALLA ROMANA
La trippa, cucinata con pomodoro, pepe nero e menta, diventa un piatto ricco e sostanzioso. Questo è un piatto ricco di storia che affonda le radici nell’antica Roma. Tradizionalmente considerato cibo per le classi lavoratrici, oggi è apprezzato per la sua robustezza e sapore unico. Viene cotta con pomodoro, pepe nero, menta e aromi vari. La lunga cottura permette ai sapori di amalgamarsi e alla trippa di diventare morbida. Servita con una spolverata di pecorino grattugiato, è un vero comfort food romano.
BACCALÀ ALLA ROMANA
Il baccalà alla romana, pescato dalla cucina laziale, viene preparato con pomodoro, cipolla, prezzemolo e pepe. È una variazione dei piatti di pesce più tradizionali, portato a Roma attraverso le rotte commerciali mediterranee. Questo piatto viene reidratato e cucinato con pomodoro, cipolla, prezzemolo e pepe nero. La cottura lenta permette al pesce di assorbire i sapori del sugo, creando un piatto saporito e ricco.
FIORI DI ZUCCA RIPIENI
Una deliziosa variante vegetariana, i fiori di zucca vengono farciti con mozzarella e acciughe, poi fritti in pastella. Questo piatto estivo è una celebrazione delle verdure di stagione, con i fiori di zucca come protagonisti. I fiori di zucca vengono delicatamente aperti e farciti con mozzarella e acciughe, poi immersi in una pastella leggera e fritti fino a doratura. Il contrasto tra la croccantezza della pastella e la cremosità del ripieno rende questo piatto irresistibile.
CACIUCCO ALLA ROMANA
Un guazzetto di pesce ricco di varietà ittiche locali, arricchito con pomodoro e arrabbiata. Il cacciucco alla romana è una versione del famoso cacciucco toscano, adattato alle tradizioni culinarie della città. Questo guazzetto di pesce utilizza una varietà di frutti di mare locali. Pomodoro, aglio, prezzemolo e peperoncino contribuiscono a creare un brodo ricco e saporito. Servito con pane croccante, è un piatto che riscalda il cuore.
ANIMELLE FRITTE
Le animelle fritte sono un alimento ricchissimo di proprietà nutrizionali, ma la loro consumazione deve avvenire con moderazione. Bisogna pulire e lavare le animelle; asciugarle e farle a pezzetti. Si passa poi alla marinatura per conferirgli quel sapore in più: utilizziamo mezzo bicchiere di olio, succo di limone, aglio e basilico. Impanare nella farina e friggere in olio bollente. Si possono cuocere anche con la friggitrice ad aria!
INVOLTINI ALLA ROMANA
Il piatto tipico e saporito della domenica a pranzo in famiglia: gli involtini alla romana! Sono simili ai saltimbocca, ma negli involtini, in aggiunta al prosciutto crudo, bisogna inserire un bastoncino con carota e sedano e cotti lentamente nel sugo di pomodoro.
BACCALA’ DORATO
Chi non ha mai assaggiato il baccalà dorato fritto! Una delizia come secondo piatto tipico della cucina romana e facile da cucinare. Bisogna pulire il baccalà, tagliarlo a pezzetti e asciugarlo. Poi impanarlo con uova, farina, un po’ di sale e l’acqua frizzante fino ad ottenere una pastella cremosa. Immergiamo i pezzetti di baccalà e mescoliamo il tutto. Friggere i pezzetti e servirli caldi.
VIGNAROLA
La vignarola è un contorno perfetto che prende il nome dal termine “vignaroli”, ovvero i contadini che vendevano frutta e verdura. Si prepara con piselli, fave, lattuga romana, carciofi, cipollotto e peperoncino. Si cuoce tutto insieme in una padella con dell’olio e la si può servire con del pane accanto.
CERVELLO FRITTO IN PASTELLA
Per cucinare il cervello fritto bisogna prima di tutto pulirlo bene e togliere la membrana che lo ricopre. Se vogliamo conferirgli più sapore possiamo tenero a bagno tutta la notte nel latte di soia così da ammorbidirlo. Il giorno dopo possiamo friggerli, preparando prima la pastella. Da servire come secondo piatto romano caldo e croccante!
Con queste ricette, potete intraprendere un viaggio culinario nella vibrante cucina romana. Esplorate gli aromi, i sapori e le tradizioni che rendono uniche queste pietanze, e fatevi trasportare nell’atmosfera accogliente e saporita della Città Eterna. Buon appetito!